La Direttiva NIS 2 (Network and Information Security) è un’evoluzione significativa delle normative dell’Unione Europea in materia di sicurezza informatica. Con l’entrata in vigore, si pone l’obiettivo di rafforzare la resilienza delle organizzazioni nei settori essenziali e digitali, garantendo una risposta più coordinata e tempestiva alle minacce cyber. Per le aziende, questo rappresenta sia una sfida sia un’opportunità: la possibilità di migliorare la propria infrastruttura di sicurezza, proteggere i dati sensibili e conformarsi alle nuove regolamentazioni.
Ampliamento del campo d’applicazione
A differenza della precedente Direttiva, la NIS 2 copre un numero più vasto di settori, includendo industrie critiche come la sanità, i trasporti, l’energia, e anche i fornitori di servizi digitali e cloud.
Questo significa che molte aziende, in particolare le PMI che operano in questi settori, dovranno investire in sicurezza informatica e prepararsi ad affrontare le nuove sfide.
Standard comuni di sicurezza informatica
La Direttiva introduce requisiti standardizzati per tutti gli Stati membri, il che assicura una coerenza nelle pratiche di cybersecurity a livello europeo. Le aziende saranno tenute ad adottare politiche di gestione del rischio più robuste, implementando tecnologie avanzate di monitoraggio e protezione delle loro reti e sistemi informativi. Questo comporta anche la necessità di un maggiore controllo sulle forniture IT e di garantire che anche i partner siano conformi ai requisiti di sicurezza.
Maggiore responsabilità e sanzioni
Uno degli aspetti centrali della NIS 2 è l’introduzione di sanzioni severe per le aziende che non rispettano le nuove normative. Le sanzioni finanziarie possono arrivare fino al 2% del fatturato annuo dell’azienda, con l’obbligo di segnalare gli incidenti di sicurezza rilevanti alle autorità competenti entro un breve periodo di tempo. Ciò incentiva le imprese a investire in soluzioni di cybersecurity adeguate per evitare rischi finanziari e di reputazione.
Ruolo dei CSIRT
La Direttiva prevede che ogni Stato membro designi team di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT), che avranno il compito di monitorare, prevenire e rispondere agli attacchi cyber in maniera coordinata. Questi team lavoreranno a livello nazionale ed europeo per garantire una reazione tempestiva alle minacce informatiche emergenti, contribuendo a un sistema di sicurezza più solido e collaborativo.
Cosa fare per adeguarsi
Per le aziende, adeguarsi alla NIS 2 richiede una strategia strutturata che comprenda vari aspetti chiave:
- Valutazione del rischio: è fondamentale che le imprese effettuino una valutazione approfondita dei propri rischi informatici, identificando le vulnerabilità più critiche.
- Formazione e sensibilizzazione: tutti i dipendenti devono essere formati sui rischi della cybersecurity e sulle misure da adottare per proteggere i dati aziendali.
- Soluzioni tecnologiche avanzate: investire in tecnologie di monitoraggio continuo, firewall, crittografia e sistemi di risposta agli incidenti per prevenire e mitigare gli attacchi.
- Collaborazione con partner: le aziende devono assicurarsi che i loro fornitori e partner rispettino anch’essi gli standard di sicurezza richiesti dalla NIS 2.
Sanzioni
I soggetti essenziali saranno sottoposti a sanzioni pecuniarie amministrative pari a un massimo di Euro 10.000.000 o a un massimo del 2% del totale del fatturato mondiale annuo per l’esercizio precedente, se tale importo è superiore.
Per i soggetti importanti, invece, potranno essere comminate sanzioni pari a un massimo di Euro 7.000.000 o a un massimo di almeno l’1,4 % del totale del fatturato mondiale annuo per l’esercizio precedente, se tale importo è superiore.
La Direttiva NIS 2 segna un importante passo avanti nella creazione di un’Europa più sicura dal punto di vista informatico.
Adeguarsi non significa solo rispettare una normativa, ma investire in sicurezza e protezione per garantire la continuità aziendale in un mondo sempre più digitale e connesso.